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OPERAZIONE NO TICKET
Sono ancora tanti i dubbi e le incertezze che affliggono il cittadino sull'esenzione dal ticket per reddito. Facciamo chiarezza.
di Alessandro Esposito
 
 

 

 

Il servizio sanitario e gli enti mutualistici richiedono agli assistiti il versamento di una quota per l’acquisto di certi medicinali e per alcune prestazioni mediche. La normativa vigente prevede l'esenzione dal ticket per determinate categorie. Il protocollo ministeriale per l’esenzione dal ticket regola il servizio sanitario in materia di esenzione, elencando alcune categorie di cittadini che possono usufruire della normativa vigente per redimersi dal versamento della quota.                                                            

Sono esenti dal pagamento del ticket per motivi di reddito:

-         Cittadini di età inferiore ai 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare il cui reddito non superi i 36.151,98 Euro annui.

-    Titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni, il cui reddito lordo non superi i 8.263,31 Euro, se singoli (vedovi/e, separati/e, celibi/nubili) e gli 11.362,05 Euro, se con coniuge a carico. I redditi dei pensionati con più di 60 anni sono aumentabili di 516,00 Euro (equivalenti a Lire 1 milione) per ogni figlio a carico.

-    Disoccupati (con esclusione di coloro che sono in attesa di prima occupazione), il cui reddito lordo non superi i 8.263,31 Euro, se singoli (vedovi/e, separati/e, celibi/nubili) e gli 11.362,05 Euro, se con coniuge a carico. Tali redditi sono aumentabili di 516,00 Euro per ogni figlio a carico.

Gli assistiti possono ottenere l'esenzione dal ticket per l’acquisto dei farmaci, per prestazioni specialistiche, di diagnosi strumentale e di laboratorio, e per prestazioni di fisioterapia, sottoscrivendo una dichiarazione apposta sul retro della ricetta o presentando la documentazione all’ufficio competente dell’Asl di zona, il quale provvederà a rilasciare un tesserino di esenzione, generalmente con validità annuale. La regolarità delle prescrizioni e la verità delle dichiarazioni di esenzione sono controllati dalle Asl e le eventuali violazioni sono punibili secondo il codice penale. Per non incorrere in errori involontari, si consiglia al cittadino di rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico per avere informazioni certe su come interpretare correttamente le norme. Il consiglio arriva dalle poco rassicuranti notizie di cronaca recenti, dove alcuni cittadini sono stati accusati di truffa ai danni dell’Asl 20 per aver falsamente auto-certificato l’esenzione per motivi di reddito.

(Febbraio 2006)

 

 

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