Se
lavori stabilmente e scopri improvvisamente di aspettare un bambino, ti sarà
utile sapere che hai diritto al congedo obbligatorio e al congedo
facoltativo. Il congedo obbligatorio prevede che tu – mamma – debba stare a
casa due mesi prima della data prevista per il parto e tre mesi dopo che il
bimbo sarà nato. Se lo vorrai, potrai anche rimanere a riposo un mese prima
del parto e quattro mesi dopo la nascita del bambino. In
caso di parto
prematuro, i giorni di riposo non goduti si andranno ad aggiungere a quelli
che ti spettano dopo il parto, fino a raggiungere comunque
il periodo di cinque mesi. Durante il congedo obbligatorio, avrai diritto
all’80% dello stipendio e ai contributi figurativi (cioè non verranno
versati effettivamente ma sarai ugualmente coperta) per la pensione. Il
congedo facoltativo consiste, invece, nel poter chiedere (tu o il padre del
bimbo), prima che il bambino abbia compiuto 8 anni, altre aspettative, fino
ad un massimo complessivo di dieci mesi. Tu o il tuo partner, però, non
potrete assentarvi dal lavoro per più di sei mesi consecutivi. Fino a quando
il bambino avrà tre anni, i periodi di permesso saranno retribuiti con il
30% dello stipendio e saranno coperti dai contributi; dai tre agli otto anni
del bambino, invece, i genitori avranno la retribuzione solo se il proprio
reddito non sarà superiore a due volte e mezzo il minimo della pensione.
Potrai comunque chiedere informazione più dettagliate su quest’argomento
così delicato al Centro Donna Cgil Milano (tel. 02/55025296), al
Coordinamento donne Cisl-Inas (tel. 06/8473335) o al Coordinamento per le
pari opportunità Uil (tel. 06/4753419). |