Verginità esibita, verginità celata. Verginità buttata, verginità
valorizzata. Dietro queste affermazioni si nasconde, né più né meno, tutto
il complicato mondo dell’universo sessuale femminile.
Da
simbolo di purezza e sani valori, in epoca remota, a ostacolo del quale
liberarsi al più presto, in epoca di liberazione sessuale, ad oggi… Pieno
2000, niente più tabù. Beh’, non è proprio così. La verginità è sempre un
argomento che scotta e perciò, spesso, quando se ne parla, la si butta
sull’ironico e lo scherzoso. Andando però in fondo alla cosa, emerge un dato
che fa pensare. L’età in cui le ragazze perdono la verginità si sta
allungando fin quasi i 17 - 18 anni. Si sta riscoprendo, quindi, il suo
valore, si sta capendo che non è il caso di darsi al primo che capita sulla
strada, perché non è scritto da nessuna parte che la verginità bisogna
perderla “al più presto”. Dunque, nuova presa di coscienza da parte delle
ragazze di oggi, che stanno riscoprendo il gusto di aprirsi al sesso solo
quando effettivamente si sentono pronte e incontrano la persona giusta.
“Ho
fatto l’amore a 21 anni ed è stata un’esperienza bellissima…
- afferma Roberta, impiegata, 25
anni
– E’ stato con Mauro, il mio ragazzo, prossimo marito. Stavamo insieme da
tre anni, ma, fino a quel momento, non era capitato perché forse non eravamo
pronti. Ho perso la verginità senza programmare niente. Volevo solo che
capitasse con la persona giusta e così è stato”.
“Per
me, perdere la verginità è stata quasi una gara con le amiche – Precisa
Anna, disoccupata 28enne – Ho fatto l’amore a 15 anni con un diciannovenne
conosciuto poche sere prima, così… perché ci eravamo messe d’accordo, noi cinque - sei amiche, che a 16 anni nessuna avrebbe dovuto essere più vergine!
E’ stata un’esperienza né brutta né bella –
sottolinea ancora Anna
– che non mi ha lasciato niente. Con lui non c’era amore, non c’era feeling,
ci conoscevamo appena. Oggi sono pentita di essermi buttata…”.
“Io
sono ancora vergine e lo dico senza problemi –
afferma invece Silvia, studentessa di 16 anni – Non ho nessuna fretta di
fare l’amore, non mi pongo limiti. Lo farò solo quando incontrerò il
ragazzo che mi farà pensare ad un passo del genere, perché penso che solo in
quel caso potrà essere un’esperienza indimenticabile”.
“La
prima volta che ho fatto l’amore avevo 14 anni… -
E’ Laura, 20 anni, studentessa, che parla
– E’ stato con Luigi, un diciottenne col quale eravamo amici ma, poi ho
scoperto, non innamorati. Non è facendo l’amore che si diventa grandi, come
io pensavo. Sono ben altre le prove da superare!” –
Conclude Laura.
Quali che siano le motivazioni, emerge di sicuro più consapevolezza da parte
del giovane universo femminile. L’amore non ha regole né scadenze. E’ chiaro
finalmente, per l’universo donna, che non significa niente “fare l’amore
presto e spesso” se poi questi rapporti lasciano l’amaro in bocca e non il
sapore del Paradiso, come dovrebbe essere.
Ognuna deve seguire il proprio istinto, i dettami del suo cervello,
rispettare i propri tempi e avere un rapporto ottimale col proprio corpo,
per poter essere libera di scegliere e non fare l’amore “perché lo fanno
tutti”.
Pubblicato nel mese di Novembre/Dicembre 2000 sul mensile “Proposte di
classe”
|