Angolo ripiegato:  
STADI VIOLENTI: PERCHE'?
di Gennaro Mirabella
 

 

 

 

Cambiano le squadre al vertice, cambiano i protagonisti, cambiano le regole. Quel che non cambia sono i bollettini da guerriglia civile prima, durante e dopo le partite del nostro campionato, del campionato di un Paese definito civile. Un assurdo contorno di violenza gratuita, difficilmente motivabile e assolutamente ingiustificabile. Da anni, ormai, si dibatte sui possibili rimedi da attuare per sradicare questo male ma evidentemente si tratta solo di palliativi, quando la soluzione più ovvia, che balenerebbe anche nella testa di un bambino, non viene neanche presa in considerazione: dire basta, fermare il giocattolo calcio e tutto quel che vi ruota attorno.

I soldi. Già, i soldi. Le migliaia di miliardi che il calcio (o meglio di quel che ne resta inteso come sport e non come business - sport) fattura ogni anno, rappresentano l'unico vincolo che rende utopia pura la soluzione unica al problema. Certo, se fossimo una società civile e non l'arrogante e qualunquista controfigura....
Da un nostro sondaggio si evince che la gente è convinta che la repressione dei tifosi violenti attraverso l'arresto o pene simili (ben il 49%) sia un ottimo deterrente e, sempre in tema "forze dell'ordine", il 14% invoca più controlli da parte della Polizia; una fetta importante del pubblico sondato, il 20%, propone, come intervento risolutore, di ostacolare le trasferte dei tifosi. Infine, una ridottissima fazione (4,8%) punta l'indice contro le Società calcistiche, richiamandole alla responsabilità oggettiva, e quindi anche agli oneri relativi a servizi di vigilanza privati (liberando quindi da quest'impegno le forze pubbliche, senz'altro utili in situazioni ben più importanti), e ad eventuali danni riportati da cittadini o da strutture sia pubbliche che private. Queste, dunque, sono le proposte per rendere meno tragiche le domeniche calcistiche. Opinioni di gente comune, che ha demandato ad altri il compito di risolvere tali problemi. E qui entra in scena la classe politica, un'armata brancaleone incapace di prendere decisioni o, e questa è la conclusione più amara..... il calcio è un affare per tutti. Armata brancaleone compresa.....

 

 

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