Cambiano le squadre al vertice, cambiano i protagonisti, cambiano le regole.
Quel che non cambia sono i bollettini da guerriglia civile prima, durante e
dopo le partite del nostro campionato, del campionato di un Paese definito
civile. Un assurdo contorno di violenza gratuita, difficilmente motivabile e
assolutamente ingiustificabile. Da anni, ormai, si dibatte sui possibili
rimedi da attuare per sradicare questo male ma evidentemente si tratta solo
di palliativi, quando la soluzione più ovvia, che balenerebbe anche nella
testa di un bambino, non viene neanche presa in considerazione: dire basta,
fermare il giocattolo calcio e tutto quel che vi ruota attorno.
I soldi.
Già, i soldi. Le migliaia di miliardi che il calcio (o meglio di quel che ne
resta inteso come sport e non come business - sport) fattura ogni anno,
rappresentano l'unico vincolo che rende utopia pura la soluzione unica al
problema. Certo, se fossimo una società civile e non l'arrogante e
qualunquista controfigura....
Da un nostro sondaggio si evince che la gente è convinta che la repressione
dei tifosi violenti attraverso l'arresto o pene simili (ben il 49%) sia un
ottimo deterrente e, sempre in tema "forze dell'ordine", il 14% invoca più
controlli da parte della Polizia; una fetta importante del pubblico sondato,
il 20%, propone, come intervento risolutore, di ostacolare le trasferte dei
tifosi. Infine, una ridottissima fazione (4,8%) punta l'indice contro le
Società calcistiche, richiamandole alla responsabilità oggettiva, e quindi
anche agli oneri relativi a servizi di vigilanza privati (liberando quindi
da quest'impegno le forze pubbliche, senz'altro utili in situazioni ben più
importanti), e ad eventuali danni riportati da cittadini o da strutture sia
pubbliche che private. Queste, dunque, sono le proposte per rendere meno
tragiche le domeniche calcistiche. Opinioni di gente comune, che ha
demandato ad altri il compito di risolvere tali problemi. E qui entra in
scena la classe politica, un'armata brancaleone incapace di prendere
decisioni o, e questa è la conclusione più amara..... il calcio è un affare
per tutti. Armata brancaleone compresa.....
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