Alle
Olimpiadi di Sidney si è ricoperto di oro, argento e bronzo e, tra tutti gli
atleti italiani vincenti e medagliati, è quello che più è rimasto nella
mente e nel cuore di tutti, forse per quella sua simpatia travolgente. Si è
confermato, poi, campione agli Europei di Valencia, da dove ha portato a
casa altre quattro medaglie d'oro (nei "400", "1500" e "200 stile libero" e
nei "200 misti"). Parliamo di Massimiliano Rosolino.
Il
nostro colloquio, più che un'intervista, è stato come un parlare tra vecchi
amici, che si raccontano, scherzano e ridono!
La
speranza è di riuscire a trasmettervi anche solo un pizzico dell'ilarità e
della simpatia di questo napoletano, nuotatore di classe, che ha rivelato la
sua stoffa già alle Olimpiadi di Atlanta, nel '96 e agli Europei di Helsinki
del 2000, dove ha vinto ben tre ori, fino a Sidney.....
-
Allora, Massimiliano, partiamo, com'è d'obbligo, dalle tue tre fantastiche
medaglie vinte a Sidney...
-
...devo stare attento a non dire sciocchezze, se no tu pubblichi tutto!
-
Eh', che, non hai fiducia?
-
E
che ne so!
-
Va beh'! Senti, ci racconti, tra le tre medaglie che hai vinto, qual è quella
che ti ha emozionato di più?
-
Diciamo che tutte e tre hanno un significato molto particolare. La prima che
ho vinto è stata quella d'argento, nei "400 stile libero". Era la prima
medaglia olimpica e credo che non la dimenticherò mai! L'oro, però, che ho
vinto nei "200 misti", è sempre l'oro e con il bronzo, che ho conquistato
nei "200 stile libero", ho battuto il record italiano, che apparteneva a Lamberti. Era il mio sogno da bambino, questo, quindi è davvero difficile
scegliere una sola medaglia.
-
Il
nuoto è una tua passione da sempre o qualcuno, da piccolo, ti ha spinto in
piscina?
-
No, no. I miei mi hanno portato in piscina a sei - sette anni, ma era un mio
desiderio.
-
Tu, Fioravanti, Rossi, Maddaloni, solo per fare qualche nome, siete stati
degni rappresentanti dell'Italia alle Olimpiadi di Sidney. Tanti atleti
italiani che lottano per la propria Patria, ma... sinceramente... in
occasioni come questa, vince lo spirito cameratesco o prevale sempre la
rivalità?
-
Diciamoci la verità... alla fine si gareggia per se stessi! Sì, è bello
salire sul podio, rappresentare il proprio Paese, però la cosa fondamentale
(nel nostro sport) è cercare di mettere la mano davanti a più avversari
possibili. La rivalità ci deve essere, soprattutto nel nuoto, che è uno
sport individuale.
-
Da
quando sei tornato da Sidney, sei stato e sei ospite delle più note
trasmissioni televisive. Sei diventato famosissimo, oltre che amato. Credi
che questo possa contribuire alla causa di far salire il nuoto ai più alti
livelli sportivi?
-
Io
me lo auguro, perché se, dopo i successi che abbiamo avuto, non si riuscirà
ad avere una svolta nel nostro campo, credo che non l'avremo mai più.
-
Massimiliano, a un ragazzino di Napoli, per dire del Sud, che volesse
seguire le tue orme, che consiglio daresti?
-
Beh', a un ragazzino anche del Nord!
-
Sì,
io dicevo di Napoli perché credo che qui incontri più difficoltà.
-
Sì, è vero, perché le attrezzature sono più scarse. Comunque, se ha voglia
di intraprendere questo sport, deve farlo innanzitutto con grande piacere,
perché il nuoto è uno sport duro e bisogna insistere. Il momento critico può
arrivare a tredici - quattordici anni, perché si ha voglia di divertirsi e
non di stare tanto in piscina. Se si riesce a superare quello, è fatta.
-
A
parte il nuoto, quali sport ami di più e di cosa o di chi sei tifoso?
-
Su
tutti, amo il mio sport, poi mi interesso di motori. Tra gli altri sport, mi
piace la pallavolo... maschile, non femminile, perché le ragazze vanno
seguite giusto perché sono carine, ma non meritano nessuna attenzione!
Scherzo!... Se no mi chiamano tutte le pallavoliste! Mi farebbe molto
piacere ma non mi sembra il caso! Poi mi piace il basket, quello americano e... che più...
-
...il calcio?
-
No, no, non mi è mai piaciuto e credo che non mi piacerà mai.
-
Senti Max, nel tempo libero, hai tempo per altre attività o hobbies?
-
Mah', nessuno in particolare. Mi piace andare in giro con gli amici!
-
Studi?
-
Sì, all'Isef.
-
Sei indubbiamente un bel ragazzo, molto ammirato. Ti farebbe piacere
allargare il tuo raggio d'azione al campo dello spettacolo? Ad esempio, fare
l'attore?
-
Certo! Più porte si aprono, meglio è, anche se devo dire che attualmente mi
interessa soprattutto nuotare bene.
-
Una domanda che interesserà le tue non poche fans... Com'è la ragazza che fa
più colpo su di te?
-
Allora... Ci sono vari modelli... Te ne dico uno... Esteticamente, deve
essere di bella presenza... - ride Max, dietro battutine di due suoi amici
- Poi deve essere atletica,
sportiva, bionda o mora non m'interessa, l'occhio chiaro lo preferirei... E
poi deve essere di una dolcezza infinita e deve avere una personalità ben
definita.
-
Bene. Dunque, non ti senti di fare un nome?
-
Ah', sì! Rimaniamo sulle italiane, così è più facile incontrare qualcuna! Mi
piace tantissimo la Arcuri e poi... come si chiama l'attrice di "Notting
Hill"?
-
Julia Roberts...
-
Sì, bellissima, però su tutte dico Manuela Arcuri.
-
Un'altra cosa. Sei un esempio atipico di napoletano, in quanto tua madre è
nata in Australia ed hai quindi anche sangue australiano nelle vene. Quali
tratti sono più marcati nel tuo carattere!
-
Diciamo che ho fatto un mix perfetto. Sono stravagante ed ho questa
personalità... così... particolare, direi napoletana, unita però ai tratti
tipici australiani. Ho voglia di farmi conoscere il più possibile e quindi
sono australiano da un lato e napoletano dall'altro, con tanta voglia di far
ridere.
-
Cosa non manca sulla tua tavola il giorno di Natale?
-
Il
sorriso.
-
Molto bello. Cos'è, invece, per te, che fa Natale?
-
Diciamo che è la festa che preferisco, dopo il mio compleanno. Amo la sua
atmosfera, anche perché, onestamente, il vero significato del Natale s'è
perso. Non lo dico tanto per dire, ma perché è proprio così.
-
Infatti. Mi dicevi del tuo compleanno, quando sei nato?
-
L'11
luglio del ' 78.
-
Ascolta, credo che tu, a livello sportivo, non abbia più sogni...
-
No, no, ne ho tanti!
-
Appunto, ti chiedevo... C'è ancora qualcosa che ti piacerebbe si
realizzasse?
-
Ho
una scrivania piena di cassetti e voglio aprirli uno alla volta...
-
...e i prossimi che aprirai?
-
Non
te li posso dire, sono tanti! La maggior parte, comunque, sono in relazione
al nuoto. Per ora.
-
Quali sono i tuoi prossimi impegni agonistici?
-
Dopo gli Europei in vasca corta di Valencia, l'appuntamento principale è con
i Mondiali di Fukuoka, in Giappone, credo a fine luglio del 2001. Quindi, mi
allenerò per quelli.
-
Un'ultima domanda, abbastanza classica, Max. Quando sei sul podio e ascolti
l'inno nazionale, qual è l'emozione che provi, a chi va il tuo pensiero?
-
Ti
senti felice dentro. Felice e soddisfatto, fiero di te. E' importante,
perché io difficilmente mi auto-elogio, lo faccio solo nei momenti "no", per
darmi la carica. Sul podio, invece, sono proprio contento di me.
-
Allora, Max, tanti auguri per i tuoi prossimi obiettivi...
-
Non si dice!
-
Già,
in bocca al lupo!
-
Brava. Crepi!
Pubblicato nel Gennaio 2001 sul mensile “Proposte di classe”
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