In esoterismo, l'attuale
fase storica è definita
Kali-Yuga. Questo termine, il cui significato è
l'era di Kalì, è tratto dalla speculazione indiana dei Veda.
La Kali-Yuga è la faccia
con un solo punto: quello perdente. Essa si caratterizza per la non
possibilità di alternativa, in quanto l'umanità dovrà percorrere
completamente questo calvario di sofferenze per redimersi. Una catarsi
dovuta al fatto che l'uomo è decaduto, ha perso le sue prerogative divine, è
vittima dell'illusione della materia. L'involuzione spirituale tocca il suo
zenit: è un continuo precipitare, un vorticoso perdersi. Quest'era è
stabilita nei Veda nella durata di 1000 anni divini, con poi 100 per ciascun
crepuscolo, per complessivi 1200 anni divini. In quest'ultimo periodo,
quello attuale iniziato nel 3102 a. C., la virtù è ridotta a un quarto. Dove
per virtù si deve intendere la capacità dell'Uomo di comprendere il
messaggio dell'Assoluto e la sua funzionalità alla creazione.
E' perciò questa l'epoca
più corrotta, quella del materialismo, della perdita dei valori, della morte
spirituale, della disputa, della discordia, della confusione ed è dominata
dalle tenebre rappresentate da Kali, la Sakti tremenda di Siva, distruttrice
del tempo.
Kali è colei che porta
morte e distruzione, ma al contempo speranza di un futuro. In quanto è colei
che segna, come la morte dei tarocchi, la fine di un ciclo decadente e la
sua rinascita. Solo abbattendo l'attuale stato delle realtà, sarà possibile
erigerne uno nuovo. Questa epoca degenerata è caratterizzata da uno sfrenato
desiderio di ricchezza e lussuria, dalla mancanza di fede e di onore, dal
ritualismo religioso. Un ritualismo religioso, che ha sostituito il vero
messaggio esoterico, di risveglio tramite la trasmutazione interiore. Lo ha
nascosto e mutato, corrompendo la tradizione Universale e Perenne. Al fine
di relegare l'umanità in uno stato di beata ignoranza.
La
Kali-Yuga è segnata da gravi disordini sociali, da tensioni economiche, da
manifestazioni di violenza compulsiva, ed è indicata oltre che dai veda
indiani, da numerose dottrine esoteriche, e da molteplici pensatori: Guenon,
Evola, Samael Aun Weor, Blavatsky Helena, Gurdjieff, ecc.. Tutti questi
pensatori e movimenti concordano nel ritenere che la condizione umana,
invece di progredire è decaduta. Come se al progresso materiale fosse
correlato un regresso spirituale. L'uomo moderno ha perso il legame con il
mondo tradizionale, rendendo sottile il legame con l'Assoluto. Legame che
può e deve essere recuperato, in quanto unica via di uscita dal caos. E'
proprio in quest'epoca che gli Illuminati, i Maestri, gettano i semi della
conoscenza, affinché coloro che sapranno cogliere il frutto del giardino
dell'Eden siano in grado di ottenere il risveglio.
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