Dati memorizzati: "VOLARE ALTO" OLTRE LA VERGOGNA
"Volare alto":  una nuova realtà per i malati psichici di Portici ed Ercolano. Incontriamo la Vice-Presidente, la dottoressa Tina Ruggiero.
di Daniela Adamo
 

 

 

 

Molto spesso le realtà locali sono ignorate o poco aiutate dagli organi amministrativi e poco conosciute dai cittadini.

Sul territorio di Portici ed Ercolano, brilla una stella destinata a "volare alta" nel cielo, per le sue iniziative meritevoli a favore dei disagiati psichici, una stella non ancora del tutto illuminata dal sole. E' per questo che il nostro giornale ve la fotograferà nei dettagli, per regalarle uno squarcio di luce, affinché essa possa esser d'aiuto a sempre più persone.

L'associazione porticese "Volare alto" (la stella che vi illustreremo) è nata per aiutare i malati psichici.

La sua Vice-Presidente,  la dottoressa Tina Ruggiero,  che abbiamo incontrato nella sede di Portici, gentilmente, con le sue parole, ci ha permesso di entrare a fondo nel "chi è" dell'Associazione.   

-Dottoressa Ruggiero,  può dirci innanzitutto quali gli scopi dell'associazione "Volare alto"?

- Allora, l'Associazione è nata da gruppi di auto-aiuto, un lavoro di prevenzione, avviato due anni fa, che abbiamo fatto con le famiglie di utenti un po' più gravi. Abbiamo finito, poi, con un primo gruppo e abbiamo iniziato con un secondo gruppo di parenti. Terminato poi il servizio come Centro di salute mentale, c'era la necessità di consociarsi, per lottare contro il pregiudizio che c'è per i malati mentali, per sensibilizzare un poco l'opinione pubblica e l'amministrazione locale, non molto presente,  lavorare con loro per offrire una qualità di vita migliore.  Il Dipartimento di salute mentale è in attesa di una sede dal lontano '87! E' stata individuata, la dovremmo avere però non l'abbiamo mai. La sede sarà a metà strada tra Portici ed Ercolano, perchè il Centro di salute mentale lavora sui due distretti, che raggruppano 150.000 persone. Quindi, ora, siamo appoggiati alla "Casa Materna" (a Portici, al corso Garibaldi, 235 - telefono: 081/5509500) e sopra c'è la "Casa famiglia".

- Quando e grazie a chi è nata l'Associazione?

- "Volare alto" è nata, in questa sede, da febbraio, principalmente per la necessità dei parenti degli ammalati.  Il Direttivo è formato da nove persone. Sette sono parenti di malati... la Presidente, ad esempio, la signora Annamaria Zinno, è mamma di un utente. Solo due operatori esterni (su nove) fanno parte del direttivo, vale a dire la sottoscritta, che è la Vice-Presidente e un'infermiera, che fa il revisore dei conti. Noi siamo operatori del Centro di salute mentale.

- I  pazienti  possono essere anche ospitati qui?

- No, no. Questa è la sede del Centro di salute mentale e, al piano di sopra, c'è la "Casa famiglia", per gli ex-ospiti dell'ex-ospedale psichiatrico. Qui c'è l'ambulatorio, si fanno le visite, le psicoterapie, la riabilitazione. Poi si fa attività teatrale, canto, c'è il laboratorio di ceramica, tutta una serie di attività.

- L'Associazione, mi pare di capire, non è finanziata da nessuno...

- No. Ci auto-finanziamo. Non siamo ancora iscritti agli Albi comunali, fin quando non lo faremo dobbiamo attingere i fondi dall'Associazione.  Per accedere ai finanziamenti regionali, c'è bisogno di un anno di attività, quindi ci iscriveremo l'anno prossimo.  Abbiamo il merito di far lavorare qualche utente che è in grado di farlo. La programmazione di quest'anno, però, è rivolta soprattutto a sensibilizzare l'opinione pubblica, a farci conoscere...

- ...e avete avuto risultati in questo senso?

- Sì. Domenica 17 giugno, per la prima volta, abbiamo distribuito degli opuscoli, con due gazebi nelle piazze di Portici e di Ercolano.  Ci hanno aiutato dei parenti e degli amici degli ammalati ed è andata abbastanza bene. Anche questo è un atto di sensibilizzazione verso il territorio... In altri tempi, i parenti mai avrebbero pensato di mettersi in discussione! Ma far sapere che si ha a che fare con questo problema è importante. Se siamo i primi a combattere il pregiudizio e a non avere prevenzione tutto diventa più facile...

- Quanti pazienti riuscite ad assistere?

- Come Associazione non abbiamo ancora iniziato, ma abbiamo già 115 iscritti. Se si pensa che siamo partiti a febbraio e che le iscrizioni le abbiamo iniziate a raccogliere ad aprile...  mi pare un buon numero. Non sono tutti pazienti ma sono anche amici, operatori del Centro... Per l'anno prossimo, pensiamo di partire anche con l'assistenza domiciliare, per aiutare i pazienti più gravi. Speriamo, per dicembre, grazie ad una serie di attività che abbiamo avviato, di riuscire a raccogliere la cifra necessaria per comprare un pulmino.

Verso settembre - ottobre, organizzeremo delle manifestazioni sportive; poi abbiamo istituito quattro borse di studio, intitolate al dottor Gentile, il nostro medico che fu ucciso un paio d'anni fa da un paziente...  Sono borse di studio riservate a studenti dell'ultimo anno delle Superiori, i quali faranno un tema inerente il disagio psichico. E ancora, faremo diverse uscite per gli ammalati, anche con persone del territorio, perché la nostra non è un'Associazione di parte. Non vogliamo assolutamente chiuderci; tutto quello che facciamo è integrato col territorio.  Insomma, abbiamo parecchie cose in cantiere e speriamo di poter aiutare ed essere vicini a sempre più malati.

 

Pubblicato nel mese di agosto 2001 sul mensile “Proposte di classe”

 

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