Doppia parentesi graffa: La Nutrizione
del dottor Daniele Troise

 

 

 

La tendenza ad accumulare chili fino a raggiungere condizioni di soprappeso e di obesità è in continuo incremento e con essa lo sono le patologie legate al benessere, quali diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemie (aumento di colesterolo e

trigliceridi), artrosi, problemi respiratori e alcuni tipi di tumore.
L’aumentata sensibilizzazione da parte dei mass media verso questo tipo di problematiche da un lato, e il culto del fisico perfetto imposto dalla “società dell’apparire” dall’altro, spingono sempre più persone a cercare di perdere peso a tutti i costi, spesso con spiacevoli conseguenze.
In primo luogo, è bene tenere presente che per ottenere certi risultati è opportuno rivolgersi a professionisti esperti nel settore piuttosto che trovare rimedio nel “fai da te” o, peggio ancora, nel “mago” o nella “pillola miracolosa” di turno che in pochi giorni risolvono il nostro problema!
In secondo luogo, è opportuno tenere sempre presente l’obiettivo che si vuole raggiungere in termini di chili da perdere, infatti per migliorare il proprio stato di salute non è necessario diventare “magri”. E’ stato ampiamente dimostrato che basta ridurre del 5 – 10% il peso iniziale per indurre significativi miglioramenti di ipertensione arteriosa, diabete e patologie cardiovascolari.
Tutti, infatti, hanno ormai preso coscienza di quanto secoli fa affermava Ippocrate, padre della medicina: “Il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo”, ma solo in pochi hanno capito cosa significhi realmente fare la dieta.
Per la maggior parte delle persone, il termine “dieta” è sinonimo di privazione, di regime dimagrante, ipocalorico, da seguire per un periodo limitato di tempo e da interrompere una volta raggiunto il peso desiderato.
La parola “dieta”, invece, deriva dal greco “diaita” e significa letteralmente “regime di vita”.
Un corretto regime alimentare, infatti, deve essere tale da poter essere mantenuto nel tempo, deve consentire di non acquistare peso e controllare con successo il peso idoneo raggiunto. Chiunque decida di intraprendere il non facile cammino che lo dovrebbe portare a perdere parte o tutti i chili in eccesso, deve avere ben chiaro un importante concetto: l’aspetto fondamentale è quello di cambiare, il più delle volte anche radicalmente, le proprie abitudini di vita. Di seguito sono stati riportati alcuni consigli utili per distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

Abitudini errate:

-         Non praticare attività fisica

-         Saltare uno dei pasti

-         Saltare la prima colazione

-        Sostituire un pasto con una porzione di sola frutta

-         Eliminare alcuni gruppi di alimenti

-         Fare una cena abbondante

-         Consumare spuntini estremamente calorici

-         Bere poca acqua

Consigli utili:

-         Praticare quotidianamente attività fisica

-         Bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno

-        Ridurre i grassi di origine animale (burro, salumi, formaggi grassi) e privilegiare quelli di origine vegetale ( olio extravergine di oliva e di semi)

-        Assumere tre pasti al giorno, eventualmente intervallati da spuntini a basso contenuto calorico e di grassi

-        Consumare regolarmente, seguendo una dieta variata e bilanciata dal punto di vista nutrizionale, idonee quantità di cereali (pane, pasta, riso, polenta, eccetera…), legumi (piselli, fagioli, fave, lenticchie, ceci), verdura e frutta, carni magre, pesce

-         Limitare il consumo di cibi contenenti zuccheri semplici e soprattutto lontano dai pasti

-        Eliminare le fritture, utilizzando – per la cottura dei cibi – padelle antiaderenti

-        Limitare alle grandi occasioni il consumo di alcol (vino, birra, eccetera…) e di bevande dolci.

Con un semplice calcolo che ci permette di conoscere l’indice di massa corporea (BMI), è possibile sapere se il nostro peso è quello giusto:

BMI = peso in chilogrammi : (altezza in metri)

Tabella BMI

Sottopeso: BMI minore di 18,5

Normopeso: BMI compreso tra 18,5 e 24,9

Sovrappeso: BMI compreso tra 25,0 e 29,9

Obesità di I classe: BMI compreso tra 30,0 e 34,9

Obesità di II classe: BMI compreso tra 35,0 e 39,9

Obesità di III classe: BMI maggiore o uguale a 40,0

Se siete in soprappeso e vi rendete conto che spesso russate di notte o fate fatica ad allacciarvi le scarpe o vi viene il fiato corto facendo le scale oppure avete problemi alle articolazioni o alla schiena, allora i vostri chili in eccesso probabilmente sono un problema per la vostra salute. Forse è il caso di parlarne con qualche specialista…

 

(Febbraio 2006)

 

 

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